CLORO
IL SISTEMA DI TRATTAMENTO PIÙ USATO PER LA DISINFEZIONE DELL’ACQUA DELLE PISCINE
Cos’è?
Il cloro è il prodotto igienizzante più diffuso per il trattamento dell’acqua.
E’ presente sul mercato in varie forme, ma il principio attivo è sempre l’acido ipocloroso (se si escludono i trattamenti a biossido di cloro utilizzati nel campo dell’acqua potabile).
Possiamo distinguere tra due categorie principali:
- INORGANICO: ipoclorito di sodio ed ipoclorito di calcio
- ORGANICO: dicloroisocianurato, acido tricloroisocianurico, più semplicemente chiamati dicloro e tricloro
Cloro inorganico
E’ costituito da sali dell’acido ipocloroso che, sciolti in acqua, ricostituiscono l’acido ipocloroso stesso a percentuali diverse in funzione del pH.
- L’Ipoclorito di sodio è commercializzato come soluzione al 14/15% all’origine, la forma più economica di cloro ma anche la più soggetta a degradazione. Richiede spazio per lo stoccaggio che deve essere in luoghi riparati dal sole ed a temperatura bassa. Per l’utilizzo è necessario utilizzare una pompa di dosaggio.
- L’ipoclorito di calcio è commercializzato in forma granulare o pastiglie, è un prodotto a rapida solubilità con un contenuto di cloro attivo intorno al 65-70 % e richiede quindi meno spazio per l’immagazzinamento. E’ stabile purché lontano da fonti di umidità. Presenta il grosso inconveniente di aumentare la durezza dell’acqua e pertanto è utilizzato solo in piscine con ricambi d’acque notevoli.
Cloro organico
E’ costituito da una molecola di acido cianurico alla quale sono legati due o tre atomi di cloro (da qui il nome di dicloro e tricloro) che lo rende stabile all’azione dei raggi UV del sole. Sciolto in acqua porta alla formazione di acido ipocloroso con percentuali dipendenti dal pH.
- Il dicloro ha un contenuto di cloro utile del 55/56%, presente quasi esclusivamente in forma granulare è utilizzato per la sua rapida ed elevata solubilità per tutti i trattamenti che richiedono un innalzamento rapido della concentrazione di cloro, viene chiamato anche cloro shock.
- Il tricloro ha un contenuto di cloro utile del 90%, è un prodotto a lenta solubilità e si utilizza questa sua caratteristica per la produzione di pastiglie a lenta cessione che permettono, utilizzate negli skimmer o in appositi dosatori a lambimento, un mantenimento dei livelli di cloro per più giorni.
Il cloro, o meglio l’acido ipocloroso, ha un’azione disinfettante ed ossidante sull’acqua della piscina e reagendo con microorganismi e sostanze organiche si trasforma in cloruro, forma chimicamente inattiva.
Quando invece si lega con l’azoto proveniente da sostanze organiche, forma una serie di sostanze chiamate clorammine (o cloro combinato), queste sostanze sono irritanti per occhi e mucose e presentano un odore fastidioso e pungente che spesso viene scambiato per eccesso di cloro.
Nelle piscine pubbliche la concentrazione per il cloro libero deve essere compresa tra 0,7 ed 1,5 ppm (mg/l), mentre per il cloro combinato il limite massimo è di 0,4 ppm.
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